Gli albanesi hanno sofferto per quasi 50 anni di isolamento dal regime comunista (1944-1990). Ma restano ancora le tracce di questo periodo oscuro della storia che si possono essere trovate in diverse parti di Tirana. I complessi edilizi comunisti abitativi di epoca comunista sono sparsi in tutta la cita.  Se vuoi sapere quali sono gli edifici del comunismo a Tirana, ti suggeriamo alcuni oggetti attraverso questo tour di diverse ore: Per prima cosa visiteremo il Museo Storico Nazionale, la più grande istituzione museale dell’Albania.

La facciata del Museo Storico Nazionale è un gigantesco mosaico di 10 x 40 m con una superficie di 400 m2, contenente 13 personaggi, i guerrieri illirici e anti-ottomani, le figure del Rinascimento nazionale, le due figure iconiche: il l’operaio e il contadino, e cinque figure che rappresentano la Lotta di Liberazione Nazionale. Successivamente andremo a vedere il Palazzo della Cultura, che si trova molto vicino. Il Palazzo della Cultura fu costruito nel Vecchio Bazar di Tirana e il primo mattone fu posato dall’ex presidente sovietico Nikita Khrushchev il 3 giugno 1959.

L’architettura di questo edificio ha una grande influenza dal Palazzo dei Congressi di Roma e dalla costruzione della Stazione Fjnnish di San Pietroburgo. Dopo aver lasciato piazza Skënderbej, ci dirigeremo verso il viale “Dëşmorët e Kombit” per visitare la Galleria Nazionale d’Arte. Non solo l’edificio appartiene a quell’epoca, ma anche le opere al suo interno mostrano molto sull’arte del realismo socialista. Successivamente andremo al Parco della Gioventù, per vedere i palazzi Shallvare, che hanno una struttura tipica in stile sovietico e parte di essi furono costruiti a tempo di record con il lavoro dei prigionieri del regime dell’epoca.

La tappa successiva sarà il Palazzo dei Congressi, progettato e costruito negli anni ’80 come simbolo dell’ideologia comunista ed espressione del potere del regime totalitario. Un altro edificio del periodo comunista è la “Fabbrica tessile Stalin” a Kombinat, che si trova a 6 chilometri dal centro della città. Questo nome deriva da una fabbrica tessile costruita con il sostegno sovietico all’inizio degli anni ’50. L’impianto è fuori servizio, ma l’edificio ha lo stesso stile della maggior parte delle fabbriche del paese.